Jazz Corner Summer Edition 2016

Jazz Corner 
*Summer Edition 2016*
 note blu a cura di Filippo Giorgio
Summer Jazz Festival
– Umbria jazz, 8- 17 luglio
– I suoni delle Dolomiti, 2 luglio – 28 agosto;


– Messina Sea Jazz Festival,  luglio, date da definire; 


– Ancona jazz Summer festival, 1- 22 luglio;


– Pescara jazz, 8 – 24 luglio;


– Venezia jazz festival, 3-22  luglio;


– Multiculturita Summer jazz festival, 7 – 9 luglio;


– Notti di stelle, 22 – 25 luglio;


– Clusone jazz, luglio –  agosto, date da definire;


– Otranto jazz festival, 26 – 27 luglio;


– Beat onto jazz, 1- 4 agosto;


– Locus Festival, 25 luglio -10 agosto;


– Locomotive jazz festival, 26 luglio – 4 agosto;


– Time in jazz, 8 – 16 agosto;

***
Joey Alexander
The indonesian jazz prodigy: Joey Alexander è nato a Bali il 25 giugno 2003, ha 12 anni e suona il pianoforte come un jazzista consumato. 
C’è chi grida allo scandalo, chi gli dice di tornare a giocare, chi lo incita a suonare.
Lui, che ha incontrato il pianoforte a soli 6 anni, intanto ha vinto già  due grammy, ha partecipato a festival prestigiosi e sembra sapere dove andare (a suonare). 
Wynton Marsalis, Herbie Hancock, Billy Crystal e Bill Clinton sono già  schierati in suo favore.
My favourite things: 
Con il suo primo album ha riletto con disinvoltura e professionalità  temi famosi del jazz, da Lush life a Round Midnight; al suo fianco il bassista Larry Grenadier  ed il batterista, due volte vincitore di Grammy, Ulysses Owens Jr., e tre giovani talenti della nuova scena newyorkese: Russell Hall (basso), Sammy Miller (batteria) e Alfonso Horne (tromba).
***
*Siate umani*
Wayne Shorter e Herbie Hancock firmano una bellissimia lettera dedicata agli artisti di domani:
“Viviamo in un’epoca turbolenta e imprevedibile.
Dall’orrore del Bataclan, allo sconvolgimento in Siria e lo spargimento di sangue senza senso a San Bernardino, viviamo in un momento di grande confusione e dolore. Come artisti, creativi e sognatori di questo mondo, vi chiediamo di non farvi scoraggiare da ciò che succede, ma di utilizzare la vostra vita, e per estensione la vostra arte, come veicoli per la costruzione della pace.
Se è vero che i problemi del mondo di oggi sono complessi, la risposta alla pace è semplice: inizia da voi. Non c’è bisogno di vivere in un paese del terzo mondo o di lavorare per una ONG per fare la differenza. Ognuno di noi ha una missione unica. Siamo tutti pezzi di un puzzle gigante e fluido, in cui la più piccola delle azioni da parte di un pezzo di puzzle influenza profondamente ciascuno degli altri pezzi. Voi siete importanti, le vostre azioni sono importanti, la vostra arte è importante.
Vorremmo chiarire che, anche se questa lettera è scritta con in mente un pubblico di artisti, questi pensieri trascendono i confini professionali e si applicano a tutte le persone, indipendentemente dal loro lavoro”.
PRIMO, RISVEGLIATEVI ALLA VOSTRA UMANITà€
Non siamo soli. Noi non esistiamo da soli e non siamo in grado di creare da soli. Ciò di cui questo mondo ha bisogno è un risveglio umanistico del desiderio di elevare la propria condizione di vita ad un luogo in cui le nostre azioni sono radicate nell’altruismo e nella compassione. Non potete nascondervi dietro ad una professione o ad uno strumento, dovete essere umani. Concentrate la vostra energia nel diventare i migliori esseri umani possibili. Concentratevi per sviluppare empatia e compassione. Attraverso questo processo toccherete un livello di ispirazione profondo, radicato nella complessità  e nella curiosità  di cosa significa semplicemente esistere su questo pianeta. La musica non è che una goccia nel mare della vita.
ABBRACCIATE E CONQUISTATE LA VIA MENO PERCORSA
Il mondo ha bisogno di nuovi percorsi. Non lasciatevi dirottare dalla retorica comune, o da false credenze e illusioni su come dovrebbe essere vissuta la vita. Sta a voi essere dei pionieri. Sia attraverso l’esplorazione di nuovi suoni, ritmi e armonie o tramite collaborazioni inaspettate, nuovi processi ed esperienze, vi invitiamo ad eliminare la ripetizione in tutte le sue forme e con le sue conseguenze negative. Sforzatevi di creare nuove azioni, sia in musica che nel corso della vostra vita. Non conformatevi mai.
DATE IL BENVENUTO ALL’IGNOTO
L’ignoto richiede un’improvvisazione momento per momento o un processo creativo che non ha eguali quanto a potenziale ed appagamento. Non vi è alcuna prova generale per la vita perchè la vita, in sè, è la prova generale stessa. Ogni relazione, ostacolo, interazione, ecc è una prova che ci prepara alla prossima avventura nella vita. Tutto è connesso. Tutto è creazione. Nulla è mai sprecato. Questo tipo di pensiero richiede coraggio. Siate coraggiosi e non perdete quel senso di euforia e di rispetto per questo meraviglioso mondo che vi circonda.
COMPRENDETE LA VERA NATURA DEGLI OSTACOLI
Noi abbiamo questa idea di fallimento, ma non è vera: si tratta di un’illusione. Non esiste una cosa come il fallimento. Quello che si percepisce come fallimento è in realtà  una nuova opportunità , una nuovo giro di carte, o una nuova tela su cui creare. Nella vita ci sono infinite opportunità . Le parole “successo” e “fallimento” in sè stesse non sono altro che etichette. Ogni momento è un’opportunità . Voi, come esseri umani, non avete limiti, quindi in ogni circostanza esistono infinite possibilità .
NON ABBIATE PAURA DI INTERAGIRE CON CHI àˆ DIVERSO DA VOI
Il mondo ha bisogno di una maggiore interazione uno ad uno tra le persone di diverse origini con una maggiore enfasi sull’arte, la cultura e l’educazione. Le nostre differenze sono ciò che abbiamo in comune. Possiamo lavorare per creare un piano aperto e continuo in cui tutti i tipi di persone possono scambiarsi idee, risorse, premura e gentilezza. Dobbiamo connetterci gli uni con gli altri, conoscerci gli uni con gli altri, e sperimentare la vita gli uni con gli altri. Non potremo mai ottenere la pace se non riusciremo a comprendere il dolore nel cuore altrui. Più interagiamo e più ci rendiamo conto che la nostra umanità  trascende tutte le differenze.
SFORZATEVI DI CREARE UN DIALOGO LIBERO
L’arte in qualsiasi forma è un mezzo per il dialogo, uno strumento potente. E’ ora che il mondo della musica produca storie sonore che accendano il dialogo sul mistero in noi. Quando parliamo del mistero in noi, vogliamo invitare a riflettere e a sfidare le paure che ci impediscono di scoprire il nostro accesso illimitato al coraggio insito in tutti noi. Sì, voi andate bene. Sì, voi siete importanti. Sì, dovete andare avanti.
DIFFIDATE DEL VOSTRO EGO
L’arroganza si può sviluppare negli artisti, sia in artisti che credono che il loro status li renda più importanti, sia in quelli che si sentono in diritto di sentirsi superiori solo perchè operano in un settore creativo. Attenzione all’ego: la creatività  non può fluire quando è servito solo l’ego.
LAVORATE VERSO UN BUSINESS SENZA FRONTIERE
In campo medico c’è un’organizzazione chiamata Medici Senza Frontiere. Questo nobile sforzo può servire da modello per trascendere i limiti e le strategie legati a vecchie formule di business che sono progettate per perpetuare vecchi sistemi anzichè nuovi. Stiamo parlando direttamente a un sistema che esiste, un sistema che condiziona i consumatori per far loro acquistare solo i prodotti che sono considerati più commerciabili, un sistema in cui il denaro è il solo mezzo per raggiungere un fine. Il business della musica è una frazione del business della vita. Vivere con integrità  creativa può produrre benefici mai immaginati.
APPREZZATE LA GENERAZIONE CHE HA CAMMINATO DI FRONTE A VOI
Quelli più anziani di voi vi possono aiutare. Sono una fonte di ricchezza sotto forma di saggezza. Hanno resistito alle tempeste e sopportato lo stesso tipo di dolore. Lasciare che le loro lotte siano la luce che illumina la strada nell’oscurità . Non perdere tempo a ripetere i loro errori. Invece, sfruttate quanto hanno fatto loro e catapultatevi verso la costruzione di un mondo sempre migliore per le generazioni a venire.
INFINE, SPERIAMO CHE VIVIATE IN UNO STATO DI COSTANTE MERAVIGLIA
Col passare degli anni, parte della nostra immaginazione tende ad atrofizzarsi. Chi per via della tristezza, o per una lunga lotta, o per il condizionamento sociale, da qualche parte lungo il cammino la gente dimentica come sfruttare la magia intrinseca che esiste all’interno delle nostre menti. Non lasciate che questa parte della vostra immaginazione svanisca. Guardate le stelle e immaginate di essere un astronauta o un pilota. Immaginate di esplorare le piramidi o Machu Picchu. Immaginate di volare come un uccello o di sfondare un muro come Superman. Immaginate di correre con i dinosauri o di nuotare come creature marine. Tutto ciò che esiste è un prodotto della fantasia di qualcuno; fate tesoro e nutrite la vostra fantasia e vi troverete sempre sul confine della scoperta.
Vi chiederete: come potrà  tutto questo portare alla creazione di una società  pacifica? Tutto inizia con una causa. Le vostre cause creano gli effetti che modellano il vostro futuro e il futuro di tutti coloro che vi circondano. Siate il leader nel film della vostra vita. Siate regista, produttore e attore. Siate audaci e instancabilmente compassionevoli mentre danzate attraverso il viaggio che è questa vita.
Suoni&Viaggi
– Do your dance, Kenny Garret, Mack Avenue
– Blues e ballads, Brad Mehldau, Nonesuch records
– In movement, Jack De Johnette, R. Coltrane, M. Garrison, Ecm 
– This machine kills fascists, F.Bearzatti Tinissima 4tet, Camjazz
– Wild dance, Enrico Rava, Ecm
– Sweet 17, Michael Rosen, Jando music
– Tomorrow 2more rows of tomorrows, Camilla Battaglia, Dodicilune
– When you wish upon a star, Bill Frisell, Okeh
– Something personal, Houston Person, Highnote
– My songbook, Enrico Pieranunzi, Jando music
– Emily’s D + Evolution, Esperanza Spalding, Concord
– African way, Puglia jazz factory, Pdm
– Music of Weather Report, Miroslav Vitous, Ecm
– Rigamaroll, Jerry Bergonzi, Savant
– The groove lab, Ameen Saleem, Jando music
– Dee Dee’s feathers, Dee Dee Bridgwater, Okeh
– Time and the river, David Sanborn, Okeh


***
Umbria Jazz 2016 
*(“La musica come la vita si può fare solo in un solo modo, insieme” E. Bosso)*
Dall’icona blues Buddy Guy a Ezio Bosso, passando per il talento indonesiano Joey Alexander, Mika e Diana Krall. Ma anche Massimo Ranieri, Enrico Rava,  S. Di Battista, C. Mc Bridge, J. Scofield, B.Mehldau, M.Guiliana, K.Washington, P.Metheny e R.Carter, Bradford Marsalis Quartet¦
***
R.I.P. – Blue note on air
Gato Barbieri (“https://it.wikipedia.org/wiki/Rosario_(Argentina)” o “Rosario (Argentina)” Rosario,  “https://it.wikipedia.org/wiki/28_novembre” o “28 novembre” 28 novembre  “https://it.wikipedia.org/wiki/1932” o “1932” 1932 –  “https://it.wikipedia.org/wiki/New_York” o “New York” New York,   “https://it.wikipedia.org/wiki/2_aprile” o “2 aprile” 2 aprile “https://it.wikipedia.org/wiki/2016” o “2016” 2016)
Un gatto randagio, con il cappello Fedora a tesa larga e la sciarpa rossa, che imbraccia il sax tenore. 
In molti lo ricordano così. E poi quel suono magico, distinguibile fra mille. Il groove latino e appassionato ed il recupero delle musicalità  sud-americane.
Violino, clarinetto, sassofono e composizione: aveva cominciato a 12 anni e, colpito dalla straordinaria musica di Charlie Parker, non si era più fermato.
A Roma nel ’62 registra per il giovane Morricone l’assolo per Sapore di Mare di Gino Paoli; nel ’67 a Milano partecipa alla registrazione dell’album di Nuovi sentimenti di Gaslini. Collabora, tra gli altri, con   HYPERLINK “https://it.wikipedia.org/wiki/Carlos_Santana” o “Carlos Santana” Carlos Santana, “https://it.wikipedia.org/wiki/Antonello_Venditti” o “Antonello Venditti” Antonello Venditti,   https://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Daniele” o “Pino Daniele” Pino Daniele. 
E poi: l’orchestra di Lalo Schifrin e l’amicizia con Rava e D’Andrea a Roma, New York e il free jazz con Don Cherry, l’impegno politico, la Liberation Music Orchestra, Steve Lacy, l’incontro con Miles Davis e Ivan Lins, il ritorno alle radici.
Last tango in Paris: nel ’73 vince un grammy award per la sensuale colonna sonora di Ultimo tango a Parigi, il film di Bertolucci interpretato da Marlon Brando e Maria Schneider, che contribuisce a consacrare la sua fama a livello mondiale.
Dopo la morte dell’adorata moglie Michelle, la musica l’ha salvato di nuovo.
Ora sarà  difficile fare a meno di lui. 
Apasionado.
f.g.
David Bowie, il Duca bianco
La miriade di commenti a caldo, pur scritti da gente informata, consapevole, mi risulta spesso intrisa di suggestione, dispiacere, rabbia che li rende inutili (superabili da una biografia), quando non patetici.
Come l’ho visto, l’ho sentito io dall’inizio, David Bowie, lui era il suo lato oscuro e le innumerevoli vie con cui si manifestava: l’ambivalenza sessuale ostentata con agio sui palchi, la faccia colorata, l’uomo della stella, il pierrot nel lago. Anche quando sembrò pacificarsi col mondo, dal periodo di let’s dance, tonight in poi (fino al cazzeggio di quell’idiota di celentano), in cui assunse una veste, il duca, un look di quasi normalità  (inossidabile in furyo, aveva il milieu, la credibilità  di uno Steve Mc Queen), un’altra moglie, nera, bellissima, la sua parte oscura non tardò a riaffermarsi in Nathan Adler.
Era quello David Bowie, le strade umide, grigionere di Berlino, la soccombenza delle persone davanti la droga, il non agio del diverso.
Non so se alla fine si sia pacificato col mondo e non credo sia importante. Il suo ultimo lavoro (e non c’è niente di jazz dentro, se non qualche jazzista), i video che lo rappresentano, di un vecchio che azzera il tempo, certo filtrati dalla spaventosa consapevolezza dell’imminente fine, riparlano forse del caro alieno, del solitario: di quella dimensione dolorosa e meravigliosa dell’essere umano. Quasi un ritorno. Di quando si aggirava, magrissimo avvolto in un cappotto, a fine anni ’60 nella plumbea Camden e la gente si voltava a mirarlo chiedendosi se fosse uomo, donna, un umano; come accadde poi a Ian Curtis a Pete Murphy, Ian Mcculloch, etc. (di quel nostro periodo). Era quel suo lato oscuro che aveva cambiato David Jones in David Bowie, che sin dalla nascita gli aveva assegnato un compito: tentare con la sua infinita arte di far vedere alla gente quello che non vede e forse non c’è. 
A dopo David¦
Michele Didonna
*** *** *** 
(My) Prince (will come) in a purple rain, See You.
*Cool Summer Everybody*

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