Jazz Corner/2

Jazz
Corner
 
Calendario
ragionato Jazz
-London
Jazz Festival, dal 15 al
24 novembre con N.P.Molvaer, P.Conte, D.Sanborn, E.Spalding, W.Shorter
Quartet, D.Reeves, B.Mehldau, M.Miller, S.J.Morris, S.Swallow, J.McLaughlin @londonjazzfestival.org.uk
-Bologna Jazz
Festival, dal 26/10/2013 al 27/11/2013 con J.DeJohnette
group feat. Don Byron e J.Garbarek feat. Trilok Gurtu
-TramJazz, dal 1 al 30
novembre (Roma)
-Vocal improvisation workshop, dal 29 al 1 dicembre (Soleto)
-San Severo Winter Jazz, dall’8
al 28 novembre
-Nel gioco del jazz,
Stacey Kent Quintet@28.11.2013-Teatro Forma (Bari)
Bonaventura Jazz, dal 22/10/2013 al 22/11/2013 (Milano)
 
-Jazz&More, fino al 20 dicembre (Verona)
 
Tra Folk e Jazz:
Musica Klezmer e Canzone Yiddish
  Concerto/Festival,  dal 17/11/2013 al 17/12/2013
(Roma)
 
Michael Supnick e Sweetwater Jazz Band,  29/11/2013 (Roma)
 
***
Nuove
rassegne
Senza contributi pubblici, con
l’aiuto di dieci sponsor privati ed il sostegno dell’associazione Duke
Ellington, della scuola di musica il Pentagramma, dell’etichetta Fo(u)r nasce
il Jazz club Bari (con la direzione
artistica di Guido Di Leone e Antonio Del Vecchio) @Hotel Palace dal 16 novembre all’11 aprile: 29 novembre “Play Monk
e Strayhorn” (D’Amato-Pancella); 3 dicembre “Franco Cerri Trio”; 17 dicembre
Cohen/Venezia/Coppola “Infinity”.
***
Jazz competition
-New York Jazz Competition@ http://madeinnyjazz.com/ by Jazzswap Project
***
Suoni
-Liquid
Spirit di Gregory Porter, ed.
Blue note
-ImagesdiRosario Giuliani, ed. Dreyfus
Un
worksong concepito come un quaderno di appunti di viaggio, ricco di istantanee
musicali legate ai momenti particolari della sua vita; formazione di alto
livello con John Patitucci al contrabbasso           (partner di Chick Corea e Wayne
Shorter), Joe La Barbera alla batteria (l’ultimo compagno di viaggio del grande
Bill Evans), Joe Locke al vibrafono e Roberto Tarenzi al pianoforte.
-The
Golden Circle, con Rosario Giuliani (sax alto), Fabrizio Bosso (tromba), Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Marcello di
Leonardo (batteria), ed.
Jando Music-Via Veneto Jazz . Un quartetto
esplosivo che prende le mosse dal “cerchio d’oro” dove nel 1965, a Stoccolma,
nell’omonimo jazz club, Ornette Coleman dopo una lunga assenza dalle scene
registrò un innovativo album live; l’album
contiene brani celebri di Coleman e tre originali dove i quattro jazzisti
italiani abbandonano il consueto abito da leaderper indossare quello di interpreti e compositori d’eccellenza.
-Time’s
Tales di Jeff Ballard Trio,
ed. Okeh Records
***
Jazzman
Gregory
Porter: voce baritonale accattivante, barba brizzolata che esce
fuori da un passamontagna con visiera e la capacità , non scontata, di unire
soul, r&b e jazz.
Nat King Cole (vedi il lavoro
teatrale semi-autobiografico “Nat King Cole and Me”) come
padre spirituale, un passato difficile alle spalle, la musica gli ha salvato la
vita. E lui ha saputo ricambiare. Prima con l’album “Water” (esordio con nomination ai Grammy), quindi con “Be Good” ed ora
con “Liquid spirit” che lo vede debuttare sulla storica etichetta Blue Note.
Si racconta che “nel suo mondo fantastico” il giovane Porter (che ascoltava i
dischi di Nat King Coleposseduti dalla madre) finì davvero per credere che il leggendario cantante
fosse suo padre e che l’amore cantato nelle canzoni di Cole fosse segretamente
dedicato a lui.
 
Dall’incontro-svolta a San Diego con il
sassofonista, pianista e compositore Kamau Kenyatta alla collaborazione con la Lincoln Center Jazz Orchestra, passando per i
celebri locali jazz newyorkesi come lo Smoke, il musical Ain’t Nothin’ But The
Blues ed il debutto con l’etichetta Motema Records, ne ha fatta di strada. In breve tempo ha conquistato critica e pubblico, interpretando con le sue
canzoni i nostri giorni, ma ricordando anche “da dove veniamo”; come nel brano “1960 what?” dove ha celebrato
gli anni Sessanta quando i cittadini protestarono per i loro diritti¦
Ha
scritto Dee Dee Bridgewater su JazzTimes: “non
avevamo un cantante jazz come lui da tempo. Ed è anche un ottimo autore. Ci
racconta storie fantastiche.”. Scusate se è poco.
Focus
16°
Padova Jazz Festival: si è appena conclusa con successo la
rassegna veneta che ha visto tra i protagonisti, presso l’Auditorium S. Gaetano, il trio del padovano Ruggero Robin ed il trio pugliese di Pierluigi Balducci con
ospite Javier Girotto.
Ad
aprire le tre serate al Teatro Verdi l’Orchestra di Padova
e del Veneto insieme al trio di Enrico
Pieranunzi con Luca Bulgarelli eMauro Beggio, sotto la direzione di Paolo Silvestri.
A
deliziare le orecchie anche il piano solo di Abdullah Ibrahim ed il trio di Christian
McBride con Christian Sands ed Ulysses Owens ed il quartetto guidato
da Antonio Faraò con musicisti talentuosi
quali Joe Lovano, Ira Coleman e Billy Hart.
Tra
gli eventi collaterali mostre fotografiche presso le Scuderie a Palazzo Moroni,
la rassegna Jazz@bar ed  il gemellaggio
con lo “Smalls Jazz Club”di New York sul palcoscenico dell’Hotel Plaza con il trio di Spike Wilner affiancato da Yotam Silberstein e Paul Gill.
 
*Be Swing with You*

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