1.    Pubblico impiego – Forze armate – Valutazione del servizio – Discrezionalità  amministrativa – Sindacato del G.A. – Limiti
 
2.    Pubblico impiego – Forze armate – Valutazione del servizio – Discrezionalità  amministrativa – Obbligo di motivazione

1.  I giudizi formulati con le schede valutative dai superiori gerarchici sugli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate sono caratterizzati da un’altissima discrezionalità  tecnica, giacchè comportano un analitico apprezzamento delle attitudini e delle capacità  proprie della vita militare dimostrate in concreto e, pertanto, impingendo direttamente nel merito dell’azione amministrativa, sono soggette al sindacato di legittimità  del giudice amministrativo solo entro i limiti ristretti della manifesta abnormità , portata discriminatoria o travisamento dei presupposti di fatto; è quindi sufficiente che tale documentazione esprima in termini riassuntivi e logicamente coerenti le caratteristiche essenziali del valutando.


2. I giudizi analitici e complessivi dei militari contenuti nella documentazione caratteristica possono variare di periodo in periodo senza che sia configurabile il vizio di eccesso di potere per contraddittorietà  tra il giudizio afferente un periodo e quelli espressi per periodi precedenti, in considerazione della potestà  discrezionale attribuita alla pubblica Amministrazione in ordine alle valutazioni del servizio reso, anche in rapporto alle variabili esigenze dell’Amministrazione stessa. Tuttavia, un obbligo di specifica motivazione si impone laddove si verifichi una notevole caduta di punteggio e l’oscillazione dei coefficienti di valutazione non si mantenga entro livelli fisiologici, per cui accanto a periodi con qualifica di “eccellente” si pongano periodi di qualifica deteriore (ma pur sempre superiore alla media) che registrano un fisiologico abbassamento dell’impegno.

 
N. 00803/2012 REG.PROV.COLL.
N. 00491/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 491 del 2010, proposto da: 
Mario Bisanti, rappresentato e difeso dagli avv.ti Valentina Romano e Valeria Pellegrino, con domicilio eletto presso l’avv. Maurizio Di Cagno in Bari, alla via Nicolai n.43; 

contro
Ministero della Difesa, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso ope legis dall’Avvocatura distrettuale dello Stato e presso la stessa domiciliato in Bari, alla via Melo n.97; 11° Reggimento Genio Guastatori Foggia; Stato Maggiore Esercito-Dipartimento Impiego del Personale; Comando Logistico Esercito;

per l’annullamento, previa concessione di misura cautelare,
-della scheda valutativa relativa al periodo 15.11.2008-14.11.2009 redatta dal Comandante del Reggimento 11° genio Guastatori di Foggia in data 2.12.2009 e comunicata in data 04.02.2010;
– di ogni altro atto connesso, presupposto e/o consequenziale;
 

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 12 gennaio 2012 la dott.ssa Giacinta Serlenga e uditi per le parti i difensori avv. Maurizio Di Cagno, su delega dell’avv. V. Pellegrino e avv. dello Stato W. Campanile;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue;
 

FATTO e DIRITTO
1.- Con il gravame in epigrafe il dott. Mario Bisanti, dirigente del Servizio sanitario nell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia con il grado di tenente, ha impugnato la scheda valutativa relativa al periodo compreso tra il 15/11/2008 e il 14/11/2009 che gli ha attribuito la seguente qualifica: “nella media”.
Il giudizio riassuntivo sottolinea una flessione evidente dei requisiti complessivi, disattendendo tutte le precedenti valutazioni assestate su di un giudizio di eccellenza e facendo in particolare leva sul non meglio specificato fatto di aver ritenuto prioritarie le esigenze personali senza considerare nella giusta misura quelle contingenti di servizio.
Avverso le suindicate determinazioni ha proposto impugnativa il ricorrente, deducendo vizi di violazione di legge e di eccesso di potere sotto vari profili: travisamento dei fatti, illogicità , irrazionalità  e ingiustizia manifesta; ancora contraddittorietà , carenza di motivazione e sviamento.
Il Ministero intimato si è costituito in giudizio con atto depositato il 14 aprile 2010. All’udienza del 12.1.2012 la causa è stata trattenuta per la decisione.
2.- Deduce il ricorrente che il giudizio meno favorevole non risulterebbe fondato su alcun elemento di fatto, essendo del tutto carenti episodi lavorativi che giustifichino un abbassamento della valutazione che potrebbe essere giustificata solo in presenza di specifici rilievi o sanzioni disciplinari. In altri termini, l’ abbassamento di qualifica rispetto agli anni precedenti (che -si ribadisce- si era assestata su “eccellente”) determinerebbe una tale rottura nella continuità  del rendimento, al di fuori di ragionevoli limiti fisiologici, da necessitare di una motivazione specifica.
Tanto più che il col Botoni , cui è imputabile il giudizio sintetico gravato espresso in sede di revisione della scheda, avrebbe disatteso il giudizio del compilatore Magg. Trotta e contraddetto il giudizio da egli stesso espresso pochi giorni prima (il 23 novembre 2009) in occasione della presentazione da parte del ricorrente dell’istanza di partecipazione alla selezione per l’accesso alle scuole di specializzazione in Medicina e Chirurgia.
Il ricorso è fondato e merita accoglimento.
E’ noto invero che, per costante giurisprudenza, i giudizi formulati con le schede valutative dai superiori gerarchici sugli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate sono caratterizzati da un’altissima discrezionalità  tecnica, giacchè comportano un analitico apprezzamento delle attitudini e delle capacità  proprie della vita militare dimostrate in concreto e pertanto, impingendo direttamente nel merito dell’azione amministrativa, sono soggette al sindacato di legittimità  del giudice amministrativo solo entro i limiti ristretti della manifesta abnormità , discriminatorietà  o travisamento dei presupposti di fatto; che è quindi sufficiente che tale documentazione esprima in termini riassuntivi e logicamente coerenti le caratteristiche essenziali del valutando; che peraltro, non essendo il rendimento un “unicum” immutabile nel tempo e variando al contempo le esigenze dell’Amministrazione, i giudizi analitici e quello complessivo possono subire modifiche nei vari momenti, senza che sia per ciò solo configurabile un vizio di contraddittorietà  e senza che occorra una motivazione specifica (cfr. per tutte C.d.S., Sez.IV, 9.3.2011, n.1519; Sez. III, 7.4.2009, n.3797 e Sez.IV, 21.12.2006).
Il Collegio ritiene, tuttavia, che l’obbligo di specifica motivazione si imponga invece liddove si verifichi una notevole caduta di punteggio e l’oscillazione dei coefficienti di valutazione non si mantenga entro livelli fisiologici per cui accanto a periodi con qualifica di “eccellente” si pongono periodi di qualifica deteriore (ma pur sempre superiore alla media) che registrano un fisiologico abbassamento dell’impegno. In tali casi si determina uno scostamento rispetto ai giudizi relativi al periodo precedente talmente accentuato da imporre uno specifico onere motivazionale.
In buona sostanza, se per un verso i giudizi analitici e complessivi dei militari contenuti nella documentazione caratteristica possono variare di periodo in periodo senza che sia configurabile il vizio di eccesso di potere per contraddittorietà  tra il giudizio afferente un periodo e quelli espressi per periodi precedenti, in considerazione della potestà  discrezionale attribuita alla pubblica Amministrazione in ordine alle valutazioni del servizio reso, anche in rapporto alle variabili esigenze dell’Amministrazione stessa; per altro verso, l’autonomia tra le schede valutative non può spingersi fino a consentire un revirement rispetto a giudizi di eccellenza condivisi e costanti sganciati dalla specifica indicazione delle ragioni che lo hanno determinato.
A maggior ragione se, come nel caso di specie, il giudizio finale sintetico illogicamente modifica in senso peggiorativo anche i giudizi analitici contenuti nella scheda medesima.
3.- Il ricorso va pertanto accolto sotto il profilo della carenza di motivazione, con condanna dell’Amministrazione resistente alla rifusione delle spese di giudizio come liquidate in dispositivo.
P.Q.M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia-Bari (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto,lo accoglie. Condanna l’Amministrazione resistente alla rifusione in favore del ricorrente delle spese del presente giudizio complessivamente liquidate in €1.500,00 (millecinquecento/00).
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità  amministrativa.
Così deciso in Bari nella camera di consiglio del giorno 12 gennaio 2012 con l’intervento dei magistrati:
 
 
Sabato Guadagno, Presidente
Antonio Pasca, Consigliere
Giacinta Serlenga, Referendario, Estensore
 
 
 
 

 
 
L’ESTENSORE IL PRESIDENTE
 
 
 
 
 

DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 26/04/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

 
/////////// SEARCH ///////////
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// Initialize namespace, use existing context
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//hide flyover if these events occur
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// doc may be about:Tabs or about:Blank
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for (var i = 0; i < alltags.length; i++) { if ( !refresh ) { // no checked test if refreshing - google if (alltags[i].getAttribute('avglschecked')) continue; } // mark search result anchor so it isn't processed repeatedly alltags[i].setAttribute('avglschecked', '1'); // ignore linked resources if (alltags[i].tagName == 'LINK') continue; // ignore in-page bookmarks and javascript if ((!alltags[i].href) || (alltags[i].href.charAt(0) == '#') || // in-page bookmark (alltags[i].href.indexOf("javascript") == 0)) continue; // ignore verdicts if (/XPLSS_/.test(alltags[i].id)) continue; // ignore flyover anchors if (/avgthreatlabs/.test(alltags[i].host)) continue; var href = engine.includeLink(alltags[i]); if (!href) continue; var newNode = engine.search.addLink(alltags[i], href); engine.addImage(newNode, engine.search.clockUrl, false); } // recursivesly process all frames var docFrames = doc.frames; if (docFrames && engine.processFrames) { for (var j = 0; j < docFrames.length; j++) { var attr; var frameDoc; try { attr = docFrames[j].frameElement.className; frameDoc = docFrames[j].document; } catch(err){} //TODO: make frame processing an engine function or at least make exclusions an engine property // 'editable' frame it's probably a gmail reply if (attr && (attr.indexOf("editable") != -1)) continue; if (frameDoc) searchshield.avgGetSearchLinks(frameDoc, engine, 0); } } return engine.search.links; }; searchshield.avglsCheckandUpdate = function (linkNode) { if (!xplSearch) return; // element is the search result anchor var element = linkNode.element; var href = linkNode.href; var result = searchshield.avgCallFunc(xplSearch.doc, 'CheckSite', href, element.href); if (result == null) return; var resultParse = result.split('::'); var phishing = resultParse[0]; // if phishing then rest of array does not exist. if (phishing == 1) return true; if (resultParse.length < 8) return; var hash = resultParse[1]; var score = resultParse[2]; var new_image = resultParse[3]; var alt_image = resultParse[4]; var flyover = resultParse[5]; var click_thru= resultParse[6]; var altClick_thru = resultParse[7]; // iterate to get verdict anchor nextElem = element.nextSibling; while (nextElem) { if (nextElem.nodeType == 1 && nextElem.id && (nextElem.id.indexOf("XPLSS_") != -1)) break; nextElem = nextElem.nextSibling; } return xplSearch.engine.updateImage(hash, xplSearch.searchHash, score, new_image, alt_image, flyover, click_thru, altClick_thru); }; // click event handler - shows popup for links of caution and warning severity searchshield.blockClick = function(event) { if (!event) event = window.event; // no action needed if click is not the left mouse button if (event.button != 0) return; var anchor = searchshield.getAnchorNode(event.srcElement, function(node) {return ((node.tagName.charAt(0) == "H") || (node.tagName.charAt(0) == "D") || (node.tagName.charAt(0) == "T"))} ); if ((anchor == null) || (anchor.href == null)) return true; // ignore if anchor is on an xpl verdict if (!!anchor.id) { if (anchor.id.indexOf('LXPLSS_') == 0) return true; if (anchor.id.indexOf('XPLSS_INTR') == 0) { searchshield.allowedSites.push(searchshield.GetDomain(anchor.href)); return true; } } // VeriSign A/B Split reporting - only for VerSign domains var avglschecked = anchor.getAttribute("avglschecked"); if (avglschecked && avglschecked != 1) { var sPos = avglschecked.indexOf("S"); var hash = (sPos > -1) ? avglschecked.substring(0, sPos) : null;
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score = verdict.score;
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// show popup alert (upper left)
if ((score >= searchshield.SCORE_SS_CAUTION) && (score

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